L'uomo nero

10 ott 2013
Quare tristis
Quare tristis di Gianni Dominici, Flickr

Confinato all'interno della sua tenuta, nell'isolamento più totale, percorreva ogni sera il breve camminamento di ronda che portava alla cappella. Qui sostava in raccoglimento per un tempo indefinito prima di coricarsi a letto. Lo osservavamo dalla finestra ogni giorno, e a quell'ora la luce del sole restituiva appena una maschera nera alla sua figura.

Un giorno non lo vedemmo più. Il tempo passava e iniziammo a chiederci che fine avesse fatto. Poi, a una settimana di distanza, capimmo. Scendemmo già alla vigna, guardammo attraverso la finestra e lo vedemmo lì, sul suo letto, immobile. Un odore di morte ci svelò il suo destino.

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